Chi sono
Sono nato a Roma il 1 settembre 1971 e devo la mia passione per il golf a mio padre.
Già a soli 7 anni lo seguivo al circolo del tennis, ma lui da tempo incuriosito dal golf decise di prendere alcune lezioni nel club romano di Fioranello e io andai con lui. Fu l’ occhio del maestro Romolo Croce a notarmi, “un bambino troppo piccolo che cercava di tirare dei colpi, armeggiando con bastoni troppo grandi”. A quei tempi non erano molto diffusi i bastoni per ragazzi e i legni erano veramente “di legno”. Da quel giorno il golf è entrato nella mia vita per non uscirne mai più. A 11 anni conseguo il Brevetto Federale Giovanile e partecipo ai Giochi della Gioventù; a 12 prendo parte alla prima gara nazionale per ragazzi: il Trofeo Topolino. All’età di 16 avevo ormai raggiunto 5 di hcp.

Fu l’ occhio del maestro Romolo Croce a notarmi, “un bambino troppo piccolo che cercava di tirare dei colpi, armeggiando con bastoni troppo grandi”.
Dopo Fioranello la mia famiglia decise di trasferirsi al golf club Olgiata, dove proseguii la mia attività amatoriale coniugandola con lo studio. Partecipai a vari campionati nazionali e a gare federali sotto l’attenta supervisione dei maestri Ugo Grappasonni e Pancrazio Venanzi, ai quali devo la mia maturazione sportiva. Finiti gli studi entro attivamente nell’azienda di famiglia ricomprendo ruoli di altissima responsabilità , ma il golf rimane la mia più grande passione.
Con il tempo, gli impegni di lavoro divennero sempre più gravosi e cominciarono ad assorbire molto del mio tempo anche quello che avrei voluto dedicare al golf. Sono stato molto vicino all’appendere i ferri al chiodo, ma senza il golf io non potevo stare.

L’Olgiata era troppo lontana dal mio lavoro e allora cercai un circolo più facile da raggiungere.
Divenni socio dello Sheraton golf Parco dei medici. La scelta si rivelò giusta il mio gioco migliorò notevolmente e raggiunsi 2 di hcp.
Entrai nella squadra di circolo e ne difesi varie volte i colori gareggiando nei campionati nazionali a squadre. Ma un’ idea comincia a farsi spazio nella mia mente: se facessi del golf la mia professione? Il pensiero rapidamente divenne azione, decisi di iscrivermi alla durissima preselezione pratica per diventare maestro che si svolge ogni anno al golf club Le Querce(oggi Golf Nazionale).
Il campo era preparato in maniera dura e la tensione era tanta ma alla fine del primo giorno di gara ero secondo in classifica e al termine dei quattro giorni mi posizionai al decimo posto, questo significa che ce l’avevo fatta: ero un professionista della Pga italiana.
Il dado era tratto e prendo la decisione, con un fondo di dispiacere, di chiudere la storica azienda di famiglia per dedicarmi alla mia nuova professione e mi avvio verso il nuovo incarico: assistente maestro al Golf club Castel Volturno. Ancora ricordo la mia prima le lezione, l’emozione iniziale, la responsabilità detta dal mio nuovo ruolo, ma soprattutto la grande soddisfazione: l’ esser riuscito a ridurre, anche se di poco, lo “slice” che affliggeva il mio primo allievo, e a ripagare in parte la fiducia che lui aveva voluto riporre in me, maestro in erba.
Da quel momento capii che l’insegnamento era la strada che avevo sempre cercato. Trascorsi tre anni nella splendida Napoli e nel frattempo portai a termine il percorso di studio alla Scuola Nazionale Federale e fu allora, che venni chiamato dal San Donato golf, per ricoprire la carica di unico maestro titolare. Ero felice dell’occasione che mi veniva concessa, ma nonostante tutto ancora non mi sentivo realizzato a livello professionale.
Ero convinto che il mio modo di insegnare potesse essere ancora migliore se supportato da un pò di tecnologia. Allora comprai un programma di video analisi e due telecamere ad alta velocità e iniziai a scoprire grazie, alla slow motion, i segreti del movimento del corpo. Ma ancora non mi bastava. La mia innata curiosità mi faceva essere sempre attento a sondare e a valutare quello che accadeva nel mondo del golf.

Ero convinto che il mio modo di insegnare potesse essere ancora migliore se supportato da un pò di tecnologia.
La tecnologia stava facendo passi da gigante e capii che le telecamere erano solo l’inizio. Rivolsi il mio sguardo all’America e questa fu la svolta. Entrai in contatto con importantissime scuole di golf e con aziende produttrici di software golfistici e allora capii quanto avevo ancora da imparare e da migliorare. Mi dedicai con nuovo slancio allo studio e superando durissimi esami conseguii varie certificazioni.
Superai l’esame presso la Titleist Performance Istitute (TPI) per la preparazione atletica nel golf.
Ottenni il certificato per l’analisi del volo di palla presso la Flightscope University. Poi mi dedicai alla biomeccanica, la mia vera passione, e conseguii la certificazione per l’analisi in 3D del movimento del corpo e per l’utilizzo del software K-vest.
Per quanto riguarda il gioco corto divenni insegnate certificato presso la prestigiosa azienda americana di putter, See More. Credendo poi nell’importanza di conoscere approfonditamente i bastoni con i quali giochiamo divenni “club fitter” presso la scuola inglese Golfsmith.
Dopo tanto studio completai la mia formazione acquistando i prodotti più all’avanguardia per agevolare il mio lavoro in campo pratica.
Acquistai allora il radar FlightScope X2 e il K-Motion.
Ogni tanto ripensando alla mia prima uscita in campo pratica come maestro, sorrido paragonandola al modo in cui oggi faccio lezione: tutto un altro approccio, l’unica cosa ad essere rimasta invariata da allora è la passione per il mio lavoro e soprattutto per il gioco del golf.
Oggi insegno a Roma presso il Circolo del Golf Fioranello, ho aperto un’area indoor dove potermi dedicare, insieme ai miei all’allievi, agli aspetti più puramente biomeccanici e atletici dello swing. Sono docente e tengo corsi di formazioni per i professionisti guidandoli alla conoscenza e all’utilizzo dei nuovi software.
Grazie a queste tecnologie e alle competenze acquisite lavoro sullo swing sia di giocatori dilettanti che professionisti, organizzo giornate di golf clinic e incentive aziendali, offrendo un tipo di allenamento completo che va dal controllo della biomeccanica dello swing, all’analisi del volo di palla curando anche gli aspetti legati alla preparazione fisica e mentale.